Ho baciato le ascelle di Berlusconi, sapevano di Rosa.

Capita, in quei giorni in cui non ti caga neanche il vicino maniaco, ed in cui l’universo sembra aver raggiunto un allineamento stelle-pianeti tale che tu avrai i coglioni girati fino a fine settimana checchè ne dica Paolo Fox, capita di perdere la principale di questo periodo troppo lungo per poter competere con i vostri post da letterati raffinati. Per cui ricominciamo. Capita, dicevo, di avere un raptus improvviso ed uccidere la tua compagna incinta all’ottavo mese. No, sto divagando di nuovo.

E’ che a leggere troppi giornali e seguire @Ansa_it su twitter, ad un certo punto perdi anche il contatto con la vita reale. “Ehi ciao bella, stasera c’è rave a Torre Normanna!” “Sei sicuro? Vorrei aspettare la conferma dalla Farnesina, sai com’è...” “…”.

Per fortuna c’è sempre mia madre che ad urla alterne mi ricorda che oltre lo studio c’è anche la vita sociale, e allora infilo i jeans, chiamo l’Amica, e con doppio carpiato mi tuffo nel caos cittadino che tanto amo. Lo amo, davvero, è che non lo merito.

L’altro giorno mi trovavo per caso in un negozio di animali, uno di quei disgustosi parco giochi per animaliminkia (variante del bimbominkia che invece di idolatrare quattordicenni strapagati per portare la loro acne in tour, sbaciucchiano i loro involucri di salmonellosi), dove appena entri inizi a capire perché i tuoi genitori, da piccolo, insistevano a portarti in piscina non curandosi del tuo frignare. Sì insomma, quei bei polmoni da nuotatore se non altro oggi ti avrebbero consentito di stare in apnea come Federica Pellegrini alle Olimpiadi di pompino subacqueo. Invece stai qui a scegliere uno stupido pappagallo color stracciatella che impuzzerà anche casa tua, almeno fino al giorno del compleanno di tuo cugino, mentre Federica Pellegrini rinuncia alla castità pre-olimpiade. Giuro, controllate sul sito di Repubblica.

Alla fine il pappagallo a mio cugino non l’ho portato, è ancora qui con me, mi sono affezionata: non parla, non si lamenta, non mi chiede favori e puzza. Dovevo immaginarmelo, l’amore è cieco, quindi anche fetish.